Approfondimenti

Controllo / check-up estivo Parte 1

In questo approfondimento vedremo quali controlli effettuare sul nostro veicolo prima di metterci in viaggio per le tanto attese ferie estive.

E’ da premettere che molti controlli è possibile farli da sé, semplicemente in garage o in cortile. E’ anche vero però che altri controlli è meglio effettuarli presso officine specializzate, sopratutto se non si è molto pratici con il fai da te e comunque in ogni caso per alcune parti “delicate” del nostro veicolo.

Come al solito cercheremo di approfondire questo discorso rispondendo ad alcune semplici domande, in modo da rendere il tutto più schematico e comprensibile. Alcuni argomenti, inoltre, sono già stati approfonditi o verranno approfonditi a parte, troverete quindi i link alle relative guide o approfondimenti.

Bene, partiamo!

Perché bisogna controllare l’auto prima di partire per le vacanze?

La risposta a questa domanda è un po’ scontata ma, a scanso di equivoci, è bene ricordarla lo stesso.
Bisogna effettuare i controlli, che vedremo più avanti, per prevenire e quindi scongiurare, almeno in buona parte, malfunzionamenti o guasti alla nostra auto durante il nostro soggiorno o, peggio ancora, durante il viaggio stesso.
Si perché rimanere fermi in autostrada, magari con una nave in partenza, dover poi chiamare assistenza o farsi trainare verso la prima officina assetata di soldi nei paraggi non è una bella esperienza, anche e sopratutto economicamente parlando.

Quando bisogna fare il check-up alla nostra auto?

Non c’è una regola o un momento ben preciso per controllare il nostro veicolo, in linea di massima sarebbe buona norma anticipare ampiamente, diciamo anche un mese prima, il giorno di partenza per le vacanze.
Si perché non c’è cosa peggiore di ricordarsi all’ultimo minuto dell’auto, rischiando di dover fare le cose di fretta, di trovare gli scaffali dei pezzi di ricambio vuoti o di dover correre da un’officina all’altra perché non hanno più posti liberi fino a settembre!

Possiamo controllare da soli la nostra auto o dobbiamo recarci nei centri specializzati?

Questa è una domanda un po’ delicata e la risposta, alquanto soggettiva, dipende da molte variabili, ma vediamone alcune;

Innanzitutto bisogna premettere, ed è auspicabile, che la nostra auto sia già nelle migliori condizioni possibili, calcolando una corretta e continua manutenzione durante tutto l’arco dell’anno.
Non dobbiamo quindi pensare al check-up estivo come ad un tagliando vero e proprio, piuttosto come una verifica del corretto funzionamento di tutte le parti che compongono la nostra vettura, perlomeno quelle visibili o a portata di mano, cosa che del resto, dovremmo già fare di tanto in tanto.

Detto questo è facile intuire come molti controlli possano quindi essere effettuati tranquillamente nel nostro garage, o cortile di casa, sopratutto se siamo appassionati del fai da te o se abbiamo già fatto controllare da poco la nostra auto. E’ anche vero però che alcuni controlli possono richiedere attrezzature particolari o comunque valutazioni più esperte.

Per cercare quindi di rispondere alla domanda diciamo che recarsi nei centri specializzati, se non siamo molto attenti alla manutenzione, non abbiamo tempo da dedicarci o se è da un po’ che non facciamo controllare l’auto da un’officina non è una cattiva idea. Anzi, approfittando magari delle tante offerte estive promosse da molti centri, riusciamo magari anche a non spendere molto.
Se invece eseguiamo scrupolosamente i lavori di manutenzione previsti, abbiamo fatto controllare da poco la nostra auto o abbiamo tempo e capacità da dedicarci, allora possiamo anche fare a meno di recarci in questi centri e pensare a tutto noi, o quasi.

Bene, abbiamo visto perché fare i controlli, quando farli e dove farli…a questo punto vi starete chiedendo: “si ok, ma quali sono questi controlli da effettuare??”

Eccovi accontentati 😉

Quali sono i controlli da effettuare alla nostra auto?

Il check-up estivo, come abbiamo già accennato, prevede tutti quei controlli o lavori che ci permettono di partire e tornare dalle vacanze con una certa tranquillità, perlomeno per quanto riguarda l’automobile.
Dobbiamo però essere coscienti del fatto che può sempre capitarci un imprevisto, anche se abbiamo effettuato tutti i controlli di questo mondo, e su questo non ci piove.

Ma arriviamo al punto, le cose da controllare sulla nostra auto prima di partire per le vacanze sono grossomodo:

  • L’impianto luminoso
  • I fusibili
  • La batteria
  • I tergicristalli
  • Gli pneumatici
  • Gli ammortizzatori
  • L’impianto frenante
  • L’impianto di accensione
  • L’impianto di raffreddamento
  • L’impianto di lubrificazione
  • L’impianto di aspirazione
  • L’impianto di climatizzazione

Ma vediamo punto per punto alcuni utili dettagli:

Impianto luminoso

Controlliamo il corretto funzionamento delle luci di posizione, fari anabbaglianti, fari abbaglianti, fendinebbia, indicatori di direzione, stop, retromarcia e quant’altro. Tutto deve funzionare alla perfezione.
E’ buona norma inoltre tenere nel veicolo alcune lampadine di scorta, almeno una per tipo. Per vedere quali siano le tipologie di lampadine che monta il vostro veicolo vi consiglio di guardare sul libretto di uso e manutenzione o di dare uno sguardo all’apposita pagina “Trova Lampadina” su questo sito.

Se volete sapere come cambiare una lampadina sul faro anteriore date un’occhiata a questo video su YouTube. Se invece volete sapere come cambiare una lampadina sul fanale posteriore leggete l’apposita guida “Come cambiare una lampadina sul fanale posteriore”.
Entrambe le guide mostrano la procedura di sostituzione delle lampadine su di una Fiat Punto mk2, potete prendere come esempio queste guide anche nel caso aveste un altro veicolo ma con i dovuti accorgimenti.

Fusibili

Più che controllare lo stato dei fusibili è importante portare con se una bella scorta di nuovi fusibili. Esistono confezioni apposite, anche nei supermercati, all’interno delle quali trovate un mix di misure e amperaggi vari. Naturalmente acquistate un kit compatibile con i vostri fusibili e se non sapete come cambiarli o anche solo controllarli date un’occhiata a questa guida “Come cambiare i fusibili”.

Batteria

Se abbiamo cambiato da poco la batteria o questa ha meno di un paio di anni di vita e non ci ha mai dato alcun problema possiamo stare anche abbastanza tranquilli. Se la batteria dovesse invece avere più di 3 o 4 anni allora è il caso di verificarne lo stato e/o di ricaricarla prima di partire.
In questo video potete vedere un semplice modo per controllare lo stato della batteria oltre ad alcuni consigli utili.

In ogni caso controlliamo che sui poli non vi siano depositi di ossido, eventualmente da rimuovere con una spazzola di ferro o un apposito strumento. Dopo aver pulito i poli possiamo inoltre applicarvi del grasso apposito per prevenire future ossidazioni.

Verifichiamo inoltre che “l’occhio magico”, se presente, sia possibilmente di colore verde, ciò indica il buono stato della batteria.
La gran parte delle batterie in commercio sono ormai sigillate e senza manutenzione ma in caso avessimo ancora una batteria classica, possiamo anche controllare il livello dell’elettrolito e ripristinarlo con acqua demineralizzata.
Se invece la nostra batteria avesse più di 4 o 5 anni e notassimo dei chiari segni di cedimento, non esitiamo a sostituirla con una nuova, magari seguendo questa guida “Come sostituire la batteria auto”.

Tergicristalli

Non ci accorgiamo dell’importanza dei tergicristalli finché non ci ritroviamo, magari di notte, sotto un’abbondante pioggia, con i fari di chi ci incrocia che formano uno strano gioco di luci e riflessi con l’acqua sul nostro parabrezza.
In realtà non c’è molto da dire su questo punto, nel momento in cui non ci soddisfa più la pulizia dei tergicristalli, sostituiamoli semplicemente. In questa guida apposita potete vedere come “Sostituire dei classici tergicristalli”. Se non volete cambiare tutto il braccio invece, potete sostituire solo il gommino, seguendo la procedura mostrata in questo video.

Pneumatici

Tra tutte le cose da controllare sulla nostra auto, questi rientrano indubbiamente tra i più importanti.
Pneumatici che hanno più di 4-5 anni per esempio, anche se ancora ben gommati, hanno ormai perso le loro caratteristiche e non ci garantiscono più un’adeguata aderenza, oltre ad essere più rumorosi e, peggio ancora, meno resistenti a lunghi viaggi e alle alte velocità, con più pericolo di scoppio!

E’ bene ricordare inoltre che la profondità minima consentita dalla legge per quanto riguarda gli intagli del battistrada è di 1,6mm. Esistono diversi metodi per verificare la profondità di questi intagli, vediamone alcuni;

  • Il primo, e sicuramente più preciso, è quello di utilizzare un calibro apposito.
  • Il secondo è quello di utilizzare un comunissimo righello.
  • Il terzo è quello di fare riferimento alle tacche appositamente applicate dalla casa costruttrice vicino o dentro agli intagli stessi. Questi indicano la profondità minima consentita o leggermente superiore.
  • Un altro modo, un po’ approssimativo, è quello di utilizzare una moneta da 2 euro. In questo caso posizionando la moneta dentro l’incavo, la corona argentata non deve fuoriuscire dall’intaglio.

E’ bene comunque non arrivare alla profondità minima consentita in quanto anche se per la legge siamo ancora in regola, lo pneumatico risulta già poco affidabile, sopratutto per il fenomeno dell’acquaplaning.

Un altro aspetto da tenere in considerazione prima di mettersi in viaggio è sicuramente la pressione di gonfiaggio degli pneumatici. Sul libretto di uso e manutenzione trovate la corretta pressione con cui gonfiare le vostre gomme, anche a pieno carico.
L’importante è controllare e ripristinare la corretta pressione con le gomme fredde! E’ infatti sbagliato fare questa operazione al primo autogrill per esempio, in quanto le gomme, a questo punto, sono già molto calde ed il manometro misurerà quindi una pressione più elevata.
E’ fondamentale, inoltre, verificare e ripristinare la pressione anche della ruota o ruotino di scorta, cosa che spesso ci dimentichiamo di fare rendendole quindi inutili nel momento del bisogno.

Un’altra cosa alla quale è bene fare caso quando controlliamo le nostre gomme è quella di verificare l’uniformità del battistrada. Il modo in cui è consumata la nostra gomma può darci delle indicazioni di non poco conto.

Un battistrada consumato da un lato e integro dall’altro è segno di un cattivo bilanciamento o convergenza. Un battistrada consumato prevalentemente al centro è uno pneumatico che ha viaggiato con troppa pressione, mentre un battistrada consumato su entrambi i lati e integro al centro è uno pneumatico che ha viaggiato prevalentemente con troppa poca pressione.

In ultimo parliamo delle vibrazioni causate dagli pneumatici o dai cerchi. Queste vengono eliminate con l’equilibratura presso un qualsiasi gommista che applicherà sul cerchio degli appositi contrappesi.

Ammortizzatori

La funzione degli ammortizzatori la conosciamo più o meno tutti ma l’importanza di questi ultimi viene spesso trascurata, così come il loro controllo e la loro sostituzione.

Gli ammortizzatori, a differenza delle molle, vanno incontro ad una lenta ma progressiva usura man mano che si percorrono i chilometri. Con il tempo la loro capacità di assorbire gli urti diminuisce fino a ritrovarci con l’auto molleggiante. Questo influisce negativamente sulla stabilità, sopratutto in curva, e sulla frenata della nostra auto, oltre a rendere il viaggio meno gradevole.
Calcolate inoltre che avere degli ammortizzatori scarichi vanifica persino degli ottimi pneumatici in quanto, senza buona aderenza al suolo, questi non riusciranno mai a garantire una buona tenuta. Quindi non ha molto senso avere gomme nuove e di qualità, se poi viaggiamo con ammortizzatori completamente scarichi.

In ogni caso, per controllare il corretto funzionamento degli ammortizzatori basta, a grandi linee, far lavorare l’ammortizzatore interessato facendolo comprimere. Una volta rilasciato, l’auto deve fermarsi quasi immediatamente. Se notiamo che invece continua ad oscillare allora è segno che va sostituito.
Ci possiamo accorgere anche alla guida che gli ammortizzatori non sono più efficaci. Se dopo un dosso notiamo, per esempio, che l’auto continua a saltellare per diverse volte prima di stabilizzarsi o se in curva notiamo un’insolita ed esagerata inclinazione dell’auto verso l’esterno della curva con relativa sensazione di “imbarcamento”, poca aderenza o saltellamenti, allora è meglio sostituire gli ammortizzatori in ogni caso ma sopratutto prima di compiere un viaggio così importante.

Un altro modo per verificare lo stato dei nostri ammortizzatori è invece quello di recarci presso una struttura autorizzata ed attrezzata, dove verificheranno l’efficacia di questi ultimi con degli appositi strumenti.

In caso dovessimo sostituire gli ammortizzatori cerchiamo di cambiarli tutti e quattro o al massimo la coppia dell’asse interessato, nel caso avessimo, per esempio, sostituito da poco quelli dell’altro asse. E’ assolutamente sconsigliato, invece, sostituire un solo ammortizzatore di un asse, dato che verrebbe pericolosamente compromessa la stabilità e la frenata dell’auto.

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