Guida Accompagnata: il “foglio rosa” per minorenni
Se ne parla ormai dal 2009 e finalmente, dal 23 aprile 2012, al compimento del diciassettesimo anno di età, è possibile effettuare la famosa guida accompagnata.
Vediamo però in dettaglio come funziona e quali sono i requisiti richiesti.
Cos’è intanto la guida accompagnata
La guida accompagnata, in poche parole, permette a partire dal 17esimo anno di età (e fino al 18esimo) la guida di un autoveicolo affiancato da un accompagnatore (Decreto 11 Novembre 2011 n°213).
E’ come il foglio rosa allora? Non proprio.
In linea di massima il discorso è simile ma esistono dei requisiti e delle procedure specifiche per poter usufruire di tale novità, sia per il conducente che per l’accompagnatore.
Vediamo quindi i requisiti richiesti
Il diciassettenne:
- Deve possedere la patente A1 (dal 2013 varranno anche le patenti AM o B1)
- Deve frequentare un corso di guida pratico di almeno 10 ore (presso un’autoscuola)
- Non deve avere in corso revoche o sospensioni della patente posseduta
L’accompagnatore (ne possono essere designati fino a 3):
- Può avere massimo 60 anni
- Deve possedere la patente B (o superiore) da almeno 10 anni
- Non deve aver subito sospensioni della patente negli ultimi 5 anni
L’auto:
- Può pesare fino a 3,5 tonnellate
- Può avere una potenza massima fino a 70 kW (potenza specifica, sulla tara, fino a 55 kW/t)
- Deve essere munita di appositi contrassegni recanti la scritta GA in nero su fondo giallo.
Parliamo del corso di guida pratico
Prima dell’iscrizione al corso vero e proprio bisogna inoltrare la domanda alla Motorizzazione Civile, firmata dal minorenne interessato e dal genitore, con, in allegato:
- Le attestazioni di versamento di 29,24 euro (sul c/c n°4028) e 9,00 euro (sul c/c n°9001)
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa dal genitore insieme alla fotocopia del documento di identità di quest’ultimo
A questo punto bisogna ritirare, sempre alla Motorizzazione Civile, la ricevuta di presentazione della domanda. Con tale ricevuta, l’interessato, può finalmente iscriversi al corso di guida pratico presso un’autoscuola di sua scelta.
“Queste pratiche vengono spesso svolte dall’autoscuola stessa.”
Dunque, come abbiamo visto poco sopra, il corso dura almeno 10 ore, suddiviso in lezioni di massimo 2 ore ciascuna. Le prime 4 ore saranno concentrate sull’uso del veicolo (1 ora) e sul comportamento nel traffico (3 ore) mentre le restanti 6 ore saranno svolte in condizioni di visione notturna, strade extraurbane e autostrade, rispettivamente 2 ore ciascuna. Nel caso in cui l’istruttore e/o il genitore lo ritenga necessario, possono essere svolte altre ore di lezione.
E’ sottinteso che le guide siano a pagamento e che, calcolando in media circa 30 euro all’ora più le spese dell’autoscuola, l’ammontare del corso possa oscillare indicativamente dai 400 ai 500 euro.
Alla fine del corso l’autoscuola consegnerà un attestato di frequenza che dovrà essere consegnato alla Motorizzazione Civile, la quale rilascerà, infine, l’autorizzazione alla guida accompagnata.
Vediamo però come funziona questa “guida accompagnata”
La guida accompagnata permette al minorenne di guidare sul territorio nazionale, sette giorni su sette, ventiquattro ore al giorno, feriali e festivi compresi e fino al raggiungimento del 18esimo anno di età a patto che sia sempre affiancato da un accompagnatore designato.
Il diciassettenne dovrà rispettare gli stessi limiti di potenza e velocità previsti per i neopatentati e dovrà apporre, sull’autoveicolo, i contrassegni contenenti le lettere “GA” di colore nero su sfondo giallo.
E’ inoltre obbligatorio per il minorenne avere con sé l’autorizzazione alla guida accompagnata oltre alla patente A1. Tra i vari divieti vi è anche quello di trasportare passeggeri, gli unici ammessi nel veicolo sono il guidatore e l’accompagnatore designato.
Sono naturalmente previste multe e, in alcuni casi, sospensioni e revoche dell’autorizzazione in caso di trasgressione di una o più delle sopracitate regole (oltre alle comuni regole del codice della strada). L’accompagnatore e/o il genitore o tutore, inoltre, sono totalmente responsabili della condotta del conducente minorenne e potrebbero dover rispondere direttamente per eventuali violazioni o incidenti.
Vediamo, infine, cosa succede una volta compiuti 18 anni
L’autorizzazione alla guida accompagnata decade al compimento del 18esimo anno di età oppure allo scadere della patente A1. Per continuare ad esercitarsi alla guida bisogna presentare domanda per il conseguimento della patente B e attendere il famoso “foglio rosa”.
Se la domanda viene inoltrata entro 6 mesi dal compimento del 18esimo anno di età sarà possibile riscattare le ore di guida effettive svolte durante il corso per la guida accompagnata presso l’autoscuola. In questo modo vengono, in un certo senso, recuperati i soldi spesi in precedenza.
Conclusioni
Questa novità creerà sicuramente diverse scuole di pensiero, favorevoli e non, ma pensiamo che possa servire ai ragazzi ad affacciarsi gradualmente al mondo delle auto e a dar loro più tempo per imparare a guidare.
Di sicuro, per le autoscuole, sarà un bell’affare!